La mia prima notturna in barca.


notturna in barca

La rivista mensile internazionale di navigazione “Nautica” propone una guida per chi, in vacanza con la famiglia o con gli amici con cui ha affittato una barca per quindici giorni in agosto, vuole per la prima volta intraprendere una navigazione sotto le stelle.

Ecco per voi 8 semplici consigli, per raggiungere l’obiettivo e passare con il proprio equipaggio una bellissima nottata. Può essere, per molti, l’occasione irripetibile per vivere un’esperienza unica, ecco come viverla al meglio.

  • Spiegate le regole di sicurezza per la notturna. Farlo con calma, di giorno, mai all’ultimo momento e mai appena prima di partire. Quindi uso della cintura di sicurezza, non uscire dal pozzetto, usare le luci rosse sotto coperta, non quelle bianche che potrebbero accecare chi è fuori. Controllare che le luci di navigazione, razzi, fumogeni, zattera e anulare con cima galleggiante siano a posto. Molta attenzione va all’abbigliamento. Di notte, in mare, fa molto più freddo di quanto non si pensi, e soprattutto, regna un’umidità molto molesta. Assicuratevi che tutti siano ben coperti, in particolare le estremità del corpo, la testa prima di tutto. Fondamentale è anche il fondoschiena. Lasciare in pozzetto dei sacchi a pelo su cui sedersi renderà il viaggio molto confortevole per l’equipaggio.

  • Aspettate un meteo favorevole. Non fissate una data rigida all’interno della vostra pianificazione della crociera, ma datevi una serie di alternative: l’ideale sarebbe a metà dei classici quindici giorni. Sfruttare le ormai precise previsioni assicurandosi a bordo una connessione dati ovunque voi siate. E’ possibile anche rivolgersi ad un metereologo professionista per una consulenza base di quindici giorni a costi davvero contenuti. L’ideale sarebbe trovare una nottata di vento sinottico stabile e non troppo intenso, da terra. Data l’imprevedibile variabilità del tempo andrà bene anche una notte in cui si navigherà a motore, a sette/otto nodi.

  • Fatelo al momento giusto. E’ la prima regola,  secondo la quale non bisogna farsi ingolosire e partire già i primi giorni con l’idea di una notturna. Prima di partire, bisognerà che tutti abbiano preso un po’ di confidenza sulla barca, in particolare che si sappiano muovere sia sopra che sottocoperta.

  • Ordine prima di tutto. Evitate che la barca diventi il regno del caos, cosa che può facilmente capitare di giorno, quindi ancora di più di notte. E’ necessario che nulla, o quasi, venga lasciato in giro. Sulle tazze è facile scivolare, e la giacca della cerata o la cintura di sicurezza bisogna sempre sapere dove sono. Bisogna farsi trovare pronti e il tavolo da carteggio, per esempio, non deve essere il punto d’appoggio per occhiali, costumi e cappellini, ma un territorio franco, regno inviolabile del comandante.

  • Stabilire i turni con diligenza. Per lo skipper c’è poco da sperare, potrà essere una notte faticosa. Un’ottima rotazione può partire da 2 ore in coperta e 4 a dormire, ma per il comandante che di base sarà fuori turno, le sveglie, anche brevi, saranno molte. Questo non vorrà dire che dormirà poco, vuol dire che si farà trovare pronto quando servirà veramente. E’ importante che ci siano sempre 2 persone vigili a bordo, e che vigilino uno sull’altra.

  • Mangio bene, navigo meglio. Come è facile intuire, sarà meglio optare per un menù leggero e facile da preparare, visto che in navigazione tutto può diventare più complicato. Un’idea può essere partire subito dopo cena, per evitare di mettersi a cucinare durante il viaggio. Sarà importante avere sempre pronto del caffè o del tè al cambio turno, magari con qualche biscotto secco.

  • Coinvolgere tutti. Un’ottima idea è quella di spiegare all’equipaggio quello che si sta andando a fare. Condividere rotte, passaggi pericolosi, tipo di fondali ecc. E’ utile fare delle mini lezioni sulle stelle e le costellazioni che sono visibili durante la notte.

  • Meglio partire ed arrivare con la luce. Le notturne sono un formidabile strumento per macinare tante miglia, senza troppa fatica. Con una dozzina di ore di navigazione si può fare una lunga tratta che magari ci porta verso casa o che magari ci porta ad attraversare una bella fetta di Mediterraneo. E’ preferibile programmare la navigazione con partenza verso le sette, dando a tutto l’equipaggio l’opportunità di adeguarsi gradualmente al calare della luce, e con un arrivo di prima mattinata. Molto bello è anche arrivare in porto e andare in cerca del primo forno aperto in città, a caccia di brioches calde.

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